giovedì 2 luglio 2009

L'ospite dei coniugi

Cari lettori, oggi, vi offro un'altro brano del testo che insieme stiamo meditando," Priscilla e Aquila apostoli di vita coniugali

".....Se ci si sofferma un istante ad analizzare Atti 18,3 “…e poiché erano del medesimo mestiere, si stabilì nella loro casa e lavorava”, non possiamo pensare di trovarci di fronte ad un particolare insignificante nel quadro della biografia paolina e dei santi coniugi. La notizia che Luca ci trasmette è una straordinaria icona della vita di san Paolo, la sola immagine domestica e non strettamente religiosa che si può attribuire all’Apostolo delle genti.
....Quando questi nel 51 arriva a Corinto, i coniugi già operavano attivamente nella città, erano stati espulsi due anni prima da Roma, e perciò avevano avuto un tempo sufficiente per trovare una nuova residenza, una casa e organizzare il proprio lavoro. E’ molto più plausibile pensare, allora, che fu Paolo a cercarli, non perché li conoscesse, ma perché giunto in una città straniera la prima cosa che un missionario cristiano potesse fare era quello di accertarsi della presenza di altri cristiani in città. In questo senso Paolo, come racconta Luca, “trovò” Priscilla e Aquila.
Quell’incontro dovette manifestarsi come un eccezionale momento di grazia e di aiuto reciproci sotto ogni punto di vista, un rinvigorimento spirituale per i coniugi costretti dopo l’espulsione a rifarsi una nuova vita.

Testo pag 25,26

Nessun commento:

Posta un commento