Molti sono coloro che cercano in Dio le loro consolazioni e i loro interessi, e desiderano che Sua Maestà li colmi dei suoi favori e dei suoi doni; ma il numero di coloro che cercano a piacergli e a dargli qualche cosa a loro spese è piccolissimo.
Sono pochi gli uomini spirituali, anche tra coloro che sono considerati molto progrediti nella virtù, che acquistano una perfetta determinazione per il bene. Non riescono mai a rinunciare interamente a se stessi su qualche punto dello spirito del mondo o della natura, né a disprezzare quello che si dirà o penserà di loro, quando si tratta di compiere per amore di Gesù Cristo delle opere di perfezione e di distaccamento...
San Giovanni della Croce (1542-1591), carmelitano, dottore della Chiesa
Avvisi e sentenze 121-143
Si, e' vero. Ho imparato..che anche se dimentico... di essere come Lui mi vuole, la vita mi richiama, nel quotidiano, lasciamo sempre un pezzettino di noi stessi ogni giorno, se amiamo..Lui ci ha cercato per primo e non ci lasci soli, se rivolgiamo lo sguado e il pensiero a Lui, grazie della riflessione...un sorriso di luce in Cristo! mariella
RispondiEliminarinunciare interamente a se stessi! Ciò che Giovanni della Croce esprime sembra di impossibile realizzazione! Ma è la "politica" di Gesù, è il suo stile, rinunciare a se stesso fino al punto di finire sulla croce per ognuno, per me e per te... La fedeltà che richiede il Gran Re è assoluta, ma non è la fedeltà del servo che non sa ciò che fa il suo padrone, è la fedeltà dell'amico che vuole sommamente il bene per l'amico. Paola
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