La parola chiave di queso brano di oggi è il concetto di dono.
Gesù stesso lo vivrà pienamente, ma in una logica di abbandono filiale al Padre.
Infatti "il bisogno fondamentale dell'uomo è sentirsi qualcuno per qualcuno",Questo si realizza quando l'altro sà donarsi.
È nella vita stessa di Gesù, dall'inizio alla fine, che si ritrova questa singolare «dialettica» tra l'esperienza della precarietà della vita umana e l'affermazione del suo valore. Infatti, la precarietà segna la vita di Gesù fin dalla sua nascita. […]Contraddizioni e rischi della vita vengono assunti pienamente da Gesù[…]Gesù vive questa povertà lungo tutto il corso della sua vita, fino al momento culminante della Croce: «umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e alla morte di croce. […] È proprio nella sua morte che Gesù rivela tutta la grandezza e il valore della vita, in quanto il suo donarsi in croce diventa fonte di vita nuova per tutti gli uomini (cf. Gv 12, 32). In questo peregrinare nelle contraddizioni e nella stessa perdita della vita, Gesù è guidato dalla certezza che essa è nelle mani del Padre. Per questo sulla Croce può dirgli: «Padre nelle tue mani consegno il mio spirito» (Lc 23, 46), cioè la mia vita. (EV 33)
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