Con timore misto alla gioia, ritengo dunque auspicabile dire qui qualcosa delle sofferenze che per me Tu hai sofferto, o Dio di tutti !
In piedi davanti al tribunale della creatura,
in una natura che era mia,
non hai parlato, tu che doni la parola,
non hai alzato la voce, tu che crei la lingua,
non hai gridato, tu che scuoti la terra...
Non hai abbandonato alla confusione
chi ti abbandonava ai tormenti della morte,
non hai opposto resistenza quando ti legavano,
e quando ti schiaffeggiavano non ti sei indignato ;
quando ti coprivano di sputi, tu non hai ingiuriato,
e quando ti davano pugni, tu non hai fremuto.
Quando si facevano burle di te, non ti sei corrucciato,
e quando ti schernivano, non hai alterato il tuo viso...
Lungi dal darti un attimo di tregua, o fonte di vita,
ti hanno apprestato per portarlo,
lo strumento di morte.
Con magnanimità tu l'hai accolto,
l'hai preso con dolcezza,
l'hai sollevato con pazienza.
Ti sei caricato, come fossi un colpevole,
del legno dei dolori !
Gregorio di Narek (circa 944 - vers 1010), monaco e poeta armeno
Il Libro di preghiere, 77, 1ss
Fonte: http://vangelodelgiorno.org/
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