l santo anacoreta Onorio diceva che il nome di Maria è pieno di ogni dolcezza divina. Sant'Antonio da Padova trovava nel nome di Maria le stesse dolcezze che san Bernardo trovava nel nome di Gesù. «Il nome di Gesù», diceva san Bernardo; «Il nome di Maria», riprendeva sant'Antonio, «è gioia per il cuore, miele per la bocca, melodia per l'orecchio» dei suoi devoti. Il venerabile Giovenale Ancina, vescovo di Saluzzo, come è scritto nella sua Vita, nel nominare Maria gustava una dolcezza sensibile così grande, che «si lambiva le labbra». Allo stesso modo, leggiamo che una donna di Colonia disse al vescovo Marsilio che ogni volta che pronunziava il nome di Maria sentiva nella bocca un sapore più dolce del miele. Marsilio seguì la stessa pratica e provò anch'egli quella dolcezza. Il Cantico dei Cantici fa pensare che al momento dell'assunzione della Vergine gli angeli chiesero tre volte il suo nome: «Chi è costei che sale dal deserto come colonna di fumo?» (Ct 3,6). «Chi è costei che sorge come l'aurora?» (Ct 6,10). «Chi è costei che sale dal deserto ricolma di delizie?» (Ct 8,5 Vulg.). Riccardo di san Lorenzo domanda: perché gli angeli chiedono tante volte il nome di questa Regina? E risponde che anche per gli angeli era così dolce sentir risuonare il nome di Maria e che perciò fanno tante domande.
Ma io non parlo qui della dolcezza sensibile, che non è concessa comunemente a tutti. Parlo della salutare dolcezza di conforto, di amore, di letizia, di fiducia e di forza che il nome di Maria dà comunemente a quelli che lo pronunziano con devozione. Dice l'abate Francone: «Dopo il nome di Gesù, il nome di Maria è così ricco di beni, che sulla terra e nel cielo non risuona altro nome da cui le anime devote ricevano tanta grazia, tanta speranza, tanta dolcezza. Infatti il nome di Maria racchiude in sé un certo che di ammirabile, di dolce e di divino che quando risuona nei cuori amici, esala in essi un odore di santa soavità. E la meraviglia di questo nome è che, udito mille volte dai devoti di Maria, si ascolta sempre come nuovo», perché essi provano sempre la stessa dolcezza nel sentirlo.
S.Alfonnso M. de Liguori, Le glorie di Maria
O DOLCE VERGINE MARIA
Quanto è dolce in vita e in morte il nome di Maria
Capitolo X
Edizioni San Paolo
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