Non siamo forse composti di due sostanze: anima e corpo? Perché, dunque, non dedichiamo ad entrambi la medesima cura, ma ci preoccupiamo in ogni modo del corpo, chiamiamo i medici, noi stessi lo curiamo diligentemente, lo ricopriamo d`un vestito prezioso, lo nutriamo con un cibo più che sufficiente e vogliamo che si trovi in continua prosperità e non sia travagliato da nessuna malattia, dandoci da fare in tutte le maniere, quando qualcosa lo turba, onde eliminare ciò che lo molesta? E tutto ciò a vantaggio del corpo il quale, secondo la sua sostanza, è qualcosa d`inferiore; che cos`è, infatti, superiore: l`anima o il corpo? Se vuoi constatare la differenza, in effetti, osserva come il corpo, qualora l`anima lo abbandonasse, non varrebbe più a nulla. Tu dunque, che hai tanta cura del tuo corpo, per quale motivo nutri sì grande disprezzo per l`anima e non l`alimenti con un cibo adeguato (gli insegnamenti, cioè, delle sacre Scritture), ponendo i giusti rimedi a quelle ferite e a quelle ulcere che debilitano la sua forza e mettono a dura prova la sua sicurezza? Tu, per contro, lasci che l`anima tua deperisca per la fame e le sue ferite vadano in putrefazione, consentendo che essa, gettata, per così dire, ai cani, venga dilaniata dai mali e dagli illeciti pensieri, mentre ogni sua energia si dilegua.
Perché mai, così come ci mostriamo solleciti nei confronti del corpo visibile, allo stesso modo non ci prendiamo cura anche dell`anima, che è incorporea e invisibile, soprattutto se consideriamo che il provvedervi non soltanto è cosa leggera e facile, ma non costa neppure fatica alcuna? Quando, invece, si deve curare il corpo, allora è necessario spendere molto denaro per guarire qualche sua malattia, ora per i medici, ora per altre necessità, come vestiti e alimenti, per tacere di altre cose procacciate unicamente per lusso, al di là del necessario. Quando si tratta dell`anima, al contrario, essa non ha bisogno di nessuna di queste cose. Se tu lo vuoi, così come ogni giorno provvedi al cibo per il corpo e spendi del denaro, similmente non trascurare l`anima, affinché non muoia di fame. Dalle, invece, il nutrimento conveniente, ricavandolo dalla lettura delle Scritture e dall`insegnamento spirituale: infatti non di solo pane vive l`uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio (Mt 4,4). Così facendo, ti sarai comportato ottimamente e avrai provveduto nella maniera giusta a riguardo di quella parte di noi stessi che più profondamente ci appartiene. Allo stesso modo, come fornisci diversi indumenti al corpo, a seconda delle differenti stagioni dell`anno; parimenti non trascurare l`anima, affinché non vada in giro spoglia di opere buone, ma rivestila di abiti decenti: la guarirai subito e le restituirai la sanità naturale.
E quali sono, poi, gli indumenti dell`anima? L`elemosina e la generosità verso i poveri: questi sono i migliori vestiti dell`anima, questi i suoi splendidi indumenti. Se poi desideri non soltanto rivestirla, ma altresì adornarla, così come sei solito fare con il corpo, conferiscile l`aiuto che proviene dalle preghiere e dalla confessione dei peccati, senza mai desistere dal lavare la sua faccia con lacrime continue. Allo stesso modo come, infatti, con ogni sollecitudine lavi ogni giorno il tuo volto fisico, affinché nessuna macchia non lo imbruttisca, non diversamente abbi cura anche dell`anima, lavandola ogni giorno con fervide lacrime: una volta cancellate le sue macchie grazie a quest`acqua, il suo volto apparirà più splendente. E dal momento che molte donne, disdegnando per la loro vanità il precetto apostolico con il quale si ordina di non adornarsi con riccioli o con oro o con perle o con una veste sontuosa (1Tm 2,9), lo fanno, invece, con grande ostentazione (né soltanto le donne, ma anche certi uomini effeminati divengono simili a deboli donnicciole, portando anelli alle dita e adornandosi di grandi e pesanti pietre, delle quali si dovrebbe arrossire); sia gli uni che le altre, tuttavia, qualora obbedissero alle mie parole, trasferirebbero nell`ornamento dell`anima quei monili d`oro, dannosi tanto agli uomini quanto alle donne, e con essi l`adornerebbero. Infatti, a differenza dei gioielli posti sul corpo, i quali, anche quand`esso sia bello, finiscono con l`imbruttirlo; gli ornamenti dell`anima, invece, persino nel caso che questa sia brutta, le conferiscono una straordinaria bellezza.
Ma com`è possibile, dirai, porre intorno all`anima degli ornamenti d`oro? Ancora una volta, rispondo, attraverso le mani dei poveri. Infatti, quando costoro li ricevono, rendono l`anima bella. Dona ai poveri oro e danaro e riempi i loro ventri; e, a loro volta, essi procureranno tanta bellezza alla tua anima che il tuo aspetto attraente alletterà il vero sposo e questi ti coprirà di innumerevoli doni. Una volta attratto il Signore con la tua bellezza, ti sarà elargito ogni bene e abbonderai di immense ricchezze. Se vogliamo, dunque, divenire amabili agli occhi del Signore, non adorniamo più tanto il corpo, quanto, piuttosto, curiamo con grande diligenza, ogni giorno, la bellezza dell`anima. In tal modo ci concilieremo la benevolenza del buon Dio e conseguiremo ineffabili beni.
Giovanni Crisostomo, Omelie sul Genesi, 21
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