« Davanti a me tu prepari una mensa sotto gli occhi dei miei nemici » (Sal 23,5)... Cosa potremmo dunque desiderare di più ? Perché sceglieremmo i primi posti ? Qualunque sia il posto che occupiamo, abbiamo tutto in abbondanza, e non manchiamo di nulla. Tu, invece, che cerchi di avere il primo posto, chiunque tu sia, va' a metterti all'ultimo posto. Non permettere che il tuo sapere ti gonfi d'orgoglio ; non lasciarti esaltare dalla fama. Invece quanto più sei grande, tanto più devi umiliarti in ogni cosa e « troverai grazia presso Dio » (Lc 1,30), sicché al momento opportuno egli ti dirà : « 'Amico, passa più avanti', e ne avrai onore davanti a tutti i commensali ».
Sicuramente, per quanto dipendeva da lui, Mosè occupava l'ultimo posto. Quando il Signore volle inviarlo presso i figli d'Israele e lo invitò ad accedere ad un rango più elevato, egli rispose : « Perdonami, Signore mio, manda chi vuoi mandare, io non sono un buon parlatore » (Es 4,13). E come se dicesse : « Non sono degno di una funzione così alta ». Anche Saul si considerava un uomo di umile condizione quando il Signore fece di lui un re. E Geremia temendo di avanzare al primo posto disse : « Ahimé, Signore Dio, ecco io non so parlare, perché sono giovane » (Ger 1,6). È dunque con l'umiltà, non con la superbia, con le virtù, non con il denaro, che dobbiamo cercare di occupare il primo posto.
San Bruno di Segni vescovo
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