Cari lettori del mio blog da tempo meditavo di avviare una pubblicazione tematica per non disperdermi in pubblicazioni di post sconnessi.
Da domani primo giugno come primo tema ho pensato di rileggere insieme a voi la famosa enciclica Evangelium Vitae.
Diversi sono i motivi che mi hanno portato alla scelta di questo documento pontificio: al primo posto sta il mio amore per la vita; secondo perché ho sempre seguito con grande interesse il lungo pontificato di Giovanni Paolo II,; terzo: il titolo esercita su di me un fascino del tutto speciale; ed infine, certo non per ordine di importanza, lo scambio di idee avuto con la collega Paola Celle s questo tema squisitamente morale!Credo sia sufficiente questa prima citazione del documento per convincerci, ove fosse necessario, per convincerci della sua attualità nel nostro tempo.
Il mio augurio è che la pubblicazione dei bravi possa essere arricchita dalla riflessione di chi come me abbia a cuore il vangelo della vita!
5. […] Ad essere calpestata nel diritto fondamentale alla vita è oggi una grande moltitudine di esseri umani deboli e indifesi, come sono, in particolare, i bambini non ancora nati. Se alla Chiesa, sul finire del secolo scorso, non era consentito tacere davanti alle ingiustizie allora operanti, meno ancora essa può tacere oggi, quando alle ingiustizie sociali del passato, purtroppo non ancora superate, in tante parti del mondo si aggiungono ingiustizie ed oppressioni anche più gravi, magari scambiate per elementi di progresso in vista dell'organizzazione di un nuovo ordine mondiale.
Carissimo Emilio e carissimi tutti
RispondiEliminacondivido pienamente le motivazioni che ti hanno portato a postare alcuni brani dell'Evangelium Vitae e credo che possa essere un'occasione preziosa per tutti noi per rileggere un documento che, nonostante abbia 14 anni mi pare sia di un'attualità unica! Mi sono chiesta: che utilità può avere condividerlo con gli insegnanti di religione? quale valore aggiunto può dare alla nostra professionalità?
La risposta l'ho trovata direttamente nel testo dell'Enciclica al numero 43, quando Giovanni Paolo II scrive: "Al di là della missione specifica dei genitori, il compito di accogliere e servire la vita riguarda tutti e deve manifestarsi soprattutto verso la vita nelle condizioni di maggior debolezza". Amare la vita e testimoniare questo amore credo sia un compito irrinunciabile di ogni idr!
Scusatemi... non mi sono firmata... un salutone a tutti. Paola.
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