Siamo arrivati al decimo giorno di lettura di questo splendido documento pontificio.
Oggi al centro della nostra riflessione c'è l'uomo.
Mi piace introdurla attraverso una citazione di San Ireneo : "La gloria di Dio è l'uomo vivente"
Soltanto l'uomo, fra tutte le creature visibili, è «capa-ce di conoscere e di amare il proprio Creatore». La vita che Dio dona all'uomo è ben più di un esistere nel tempo. È tensione verso una pienezza di vita; è germe di una esistenza che va oltre i limiti stessi del tempo. […] Quando ascolta l'aspirazione profonda del suo cuore, ogni uomo non può non fare propria la parola di verità espressa da sant'Agostino: «Tu ci hai fatti per te, o Signore, e il nostro cuore è inquieto sino a quando non riposa in Te». […]. Di fronte all'immensità dell'universo, egli è ben piccola cosa; ma proprio questo contrasto fa emergere la sua grandezza. La gloria di Dio risplende sul volto dell'uomo. In lui il Creatore trova il suo riposo. […] Quando non si riconosce Dio come Dio, si tradisce il senso profondo dell'uomo e si pregiudica la comunione tra gli uomini. Il progetto di vita consegnato al primo Adamo trova finalmente in Cristo il suo compimento. Mentre la disobbedienza di Adamo rovina e deturpa il disegno di Dio sulla vita dell'uomo e introduce la morte nel mondo, l'obbedienza redentrice di Cristo è fonte di grazia che si riversa sugli uomini spalancando a tutti le porte del regno della vita […] A quanti accettano di porsi alla sequela di Cristo viene donata la pienezza della vita: in loro l'immagine divina viene restaurata, rinnovata e condotta alla perfezione. Solo così, nello splendore di questa immagine, l'uomo può essere liberato dalla schiavitù dell'idolatria, può ricostruire la fraternità dispersa e ritrovare la sua identità. (EV 34-36)
L'obbedienza redentrice di Cristo è fonte di grazia che si riversa sugli uomini spalancando a tutti le porte del regno della vita... è meraviglioso comprendere come la vera libertà, quella che dà ossigeno alla mia vita, quella che mi rende veramente persona è collocata in una relazione e in un'obbedienza. Una relazione d'amore: quella con Cristo, che ha dato la sua vita per ME, un'obbedienza: quella che nasce come risposta a questo amore ricevuto. Tutto questo rende possibile la realizzazione di uno dei desideri più profondi del cuore umano: essere qualcuno per qualcuno!!!
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