
Celebriamo i grandi astri della Chiesa, Pietro e Paolo, perché più del sole hanno brillato nel firmamento della fede, e con i raggi dell’annunzio hanno tratto dall’ignoranza le genti.
L’uno, inchiodato sulla croce, ha fatto il suo viaggio verso il cielo, dove gli sono state affidate da Cristo le chiavi del regno; l’altro decapitato dalla spada, se ne andato al salvatore e degnamente è detto beato.
Entrambi hanno accusato Israele di aver ingiustamente messo le mani sul Signore stesso.
Per le loro preghiere dunque, o Cristo Dio nostro, abbatti quanto si avversano e rafforza la fede ortodossa, perché sei amico degli uomini.
Con la triplice domanda : Pierto, mi ami tu?, Cristo ha corretto il triplice rinnegamento. er questo dice Simone a colui che conosce le cose segrete: Signore, tutto tu conosci, tutto sai, tu lo sai che io ti amo. E’ per questo il Salvatore gli risponde: Pasci le mie pecore, pasci il mio gregge eletto, pasci i miei agnelli che mi sono acquistati col mio sangue, per salvarli. Supplicalo, o apostolo beato in Dio, perché ci doni la grande misericordia.
Il Cristo che, per scienza divina, chiama come esistenti le cose che non sono, o Paolo beatissimo, egli stesso ti ha scelto dal grembo materno per portare davanti alle genti il suo divino nome che è al di sopra del suo nome: perché egli si è grandemente glorificato.
Per mostrarti, o Paolo, il futuro splendore della pietà e la distruzione dell’errore, Cristo, che sul monte si manifestò sfolgorante, ti ottenebra l’occhio della carne, ma rende intelligente l’anima con la conoscenza della Triade perché egli si è grandemente glorificato.
Circonciso l’ottavo giorno, ardente sostenitore della tradizione dei padri, o Paolo, ebreo quanto alla stirpe, della tribù di Beniamino fariseo secondo la legge, tutto hai considerato spazzatura e hai guadagnato Cristo: perché egli si è grandemente glorificato.
Anthologhion
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