
Oggi la chiesa ricorda la nascita al cielo di San Antonio da Padova, Dottore della Chiesa.
Lo vogliamo ricordare con questo brano tratto dai suoi discorsi.
Chi è pieno di Spirito Santo parla in diverse lingue. Le diverse lingue sono le varie testimonianze su Cristo: così parliamo agli altri di umiltà, di povertà, di pazienza e obbedienza, quando le mostriamo presenti in noi stessi. La predica è efficace, ha una sua eloquenza,quando parlano le opere. Cessino, ve ne prego, le parole, parlino le opere. Purtroppo siamo ricchi di parole e vuoti opere, e così siamo maledetti dal Signore, perché egli maledì il fico, in cui non trovò frutto, ma solo foglie. «Una legge,dice Gregorio si imponga al predicatore:metta in atto ciò che predica». Inutilmente vanta la conoscenza della legge colui che con le opere distrugge la sua dottrina.
Gli apostoli «cominciarono a parlare in altre lingue come lo Spirito Santo dava loro il potere di esprimersi» (At 2, 4). Beato dunque chi parla secondo il dettame di questo Spirito Santo e non secondo l’inclinazione del suo animo.Vi sono infatti alcuni che parlano secondo il loro spirito, rubano le parole degli altri e le propalano come proprie. Di costoro e dei loro simili il Signore dice a Geremia: « Perciò,eccomi contro i profeti, oracolo del Signore i quali si rubano gli uni gli altri le mie parole. Eccomi contro i profeti, oracolo del signore, che muovono la lingua per dare oracoli.
Eccomi contro i profeti di sogni menzogneri, dice il Signore, che li raccontano e traviano il mio popolo con menzogne e millanterie. Io non li ho inviati né ho dato alcun ordine. Essi non gioveranno affatto a questo popolo. Parola del Signore»(Ger23, 30-32).Parliamo quindi secondo quanto ci è dato dallo Spirito Santo, e supplichiamolo umilmente che ci infonde la sua grazia per realizzare di nuovo il giorno di Pentecoste nella perfezione dei cinque sensi e nell’osservanza del decalogo. Preghiamolo che ci ricolmi di un potente spirito di contrizione e che accenda in noi le lingue di fuoco per la professione della fede, perché, ardenti e illuminati negli splendori dei santi, meritiamo di vedere Dio uno e trino.
Dai «Discorsi » di sant’ Antonio di Padova, sacerdote.
"Cessino, ve ne prego, le parole, parlino le opere".E'il pensiero che mi ha colpito di più.E'di un'attualità sconvolgente ma è tanto difficile metterlo in pratica perchè si sa le parole corrono più velocemente delle opere!Sarà questo l'impegno di oggi e dei giorni che Dio vorrà donarmi. Sant'Antonio aiutaci tu!
RispondiEliminaS.Antonio è il patrono della mia parrocchia... ieri un momento davvero speciale: la Messa del Pane...
RispondiEliminaE' stato bello riconoscere e riportare ancora una volta nel cuore il legame che c'è tra il Pane Eucaristico che spezziamo sull'altare e il pane della carità che deve animare le nostre azioni quotidiane. Uno non sta senza l'altro.
Splendido il modo di vivere ciò da parte di S. Antonio: lui, profondissimo adoratore dell'Eucarestia e al contempo uomo dal cuore vicino al più povero dei poveri! Paola