Dall' autobiografiascritta nell'ottava della festa del Corpus Domini del 1675:
“Una volta, in un giorno dell'ottava, mentre ero da¬vanti al santo Sacramento, ricevetti dal mio Dio grazie straordinarie del suo amore e mi sentii tocca¬ta dal desiderio di ricambiarlo in qualche modo e di rendergli amore per amore. Lui mi disse: «Non puoi darmi amore più grande che fare quanto già tante volte ti ho chiesto». Allora, rivelandomi il suo Cuo¬re divino, aggiunse: «Ecco questo Cuore che ha tan¬to amato gli uomini, che non si è mai risparmiato, fino a spossarsi e a consumarsi al fine di testimoniar loro il suo amore. Per riconoscenza ricevo dalla maggior parte degli uomini solo ingratitudini, irrive¬renze e sacrilegi, insieme alla freddezza e al disprez¬zo che mi usano in questo sacramento d'amore. Ma ciò che mi è ancora più doloroso è che, a trattarmi così, siano cuori che mi sono consacrati. Perciò ti chiedo che il primo venerdì dopo l'ottava del santo Sacramento sia dedicato a una festa particolare per onorare il mio Cuore. In quel giorno ti comuniche¬rai e gli tributerai un'ammenda d'onore, per ripara¬re le indegnità che ha ricevuto durante il periodo in cui è stato esposto sugli altari. Ti prometto che il mio Cuore si dilaterà per effondere abbondantemente le grazie del suo divino amore su coloro che Gli renderanno quest'onore e procureranno che anche altri glielo rendano».
durante l'adorazione nella mia parrocchia, e pregando poi il rosario in questa solennità a me così cara, ho avuto modo di riflettere, direi quasi di contemplare la portata dell'amore che Gesù ha per ognuno di noi: si è fatto obbediente fino alla morte e alla morte di croce: proprio sul calvario è al suo culmine la portata di questo amore. E' un amore che si spezza per noi ogni giorno, in ogni Eucarestia, perchè anche noi possiamo diventare conformi a lui, pane spezzato come lui perchè ovunque vi sia la pace, la sua pace!
RispondiElimina