Le parole non sono state inventate perché gli uomini s’ingannino tra loro ma perché ciascuno passi all’altro la bontà dei propri pensieri. San Agostino

venerdì 14 agosto 2009

Santa Teresina: una meditazione

"Oh, mai ho capito così bene, come durante quella prova, il dolore della Madonna e di S. Giuseppe alla ricerca del divino Bambino Gesù... Ero in un deserto triste o, meglio, la mia anima era simile al fragile battellino abbandonato senza pilota alla mercé dei flutti tempestosi... Lo so, Gesù era là che dormiva sulla mia navicella, ma la notte era così buia che mi era impossibile vederlo; niente mi rischiarava, nemmeno un lampo veniva a solcare le nubi scure... Certo, quello dei lampi è un ben triste bagliore, ma almeno, se il temporale fosse scoppiato apertamente, avrei potuto intravedere per un attimo Gesù...: era la notte, la notte profonda dell'anima... Come Gesù nel giardino dell'agonia, mi sentivo sola, non trovavo consolazione né sulla terra né dalla parte dei Cieli: il Buon Dio pareva avermi abbandonata!... La natura sembrava prendere parte alla mia amara tristezza; durante quei tre giorni, il sole non fece splendere nemmeno uno solo dei suoi raggi e la pioggia cadde a torrenti. (Ho notato che in tutte le circostanze serie della mia vita, la natura era l'immagine della mia anima. Nei giorni di lacrime, il Cielo piangeva con me, nei giorni di gioia, il Sole mandava a profusione i suoi raggi gioiosi e l'azzurro del cielo non era offuscato da nessuna nuvola...)."

Scritto autobiografico "Storia di un'anima-A" n.228-229

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