Le parole non sono state inventate perché gli uomini s’ingannino tra loro ma perché ciascuno passi all’altro la bontà dei propri pensieri. San Agostino

venerdì 9 ottobre 2009

In cammino con Maria

L'autorità che le madri hanno sui figli è così grande che, anche se questi sono monarchi e hanno dominio assoluto su tutte le persone dei loro regni, mai però le madri possono diventare suddite dei loro figli.

È vero che Gesù siede ora in cielo alla destra del Padre, anche come uomo, come spiega san Tommaso, in ragione dell'unione ipostatica con la persona del Verbo, e che ha il supremo dominio sopra tutte le creature, compresa Maria; tuttavia sarà sempre vero che un tempo, quando il nostro Redentore visse su questa terra, volle umiliarsi e sottomettersi all'autorità di Maria, come ci attesta san Luca: «Ed era loro sottomesso» (Lc 2,51). Anzi, dice sant'Ambrogio, Gesù Cristo, essendosi degnato di fare di Maria sua madre, come figlio era veramente obbligato ad ubbidirle. Perciò Riccardo di san Lorenzo scrive: «Degli altri santi si dice che essi sono con Dio, ma solo di Maria si può dire che ha avuto un privilegio più grande: non solamente di essere stata sottomessa alla volontà di Dio, ma che Dio stesso si sia sottomesso alla sua volontà». Lo stesso autore aggiunge: «Mentre delle altre sante vergini si dice che "seguono l'Agnello dovunque egli va" (Ap 14,4), di Maria Vergine può dirsi che l'Agnello seguiva lei su questa terra, poiché, secondo la parola di Luca, "le era sottomesso" (Lc 2,51)».

Diciamo quindi che se Maria in cielo non può più comandare al Figlio, tuttavia le sue preghiere saranno sempre preghiere di madre, perciò molto potenti per ottenere tutto quello che domanda. San Bonaventura afferma: «Maria ha il grande privilegio di essere potentissima presso suo Figlio». Perché? Proprio per la ragione che abbiamo accennato e che esamineremo a lungo più avanti: perché le preghiere di Maria sono preghiere di una madre. Per questa ragione san Pier Damiani dice alla Vergine: «Ti è stata data ogni potenza in cielo e sulla terra. Tu puoi tutto quello che vuoi, poiché ti è possibile sollevare alla speranza della salvezza anche i disperati». E aggiunge che quando la Madre va a chiedere per noi qualche grazia a Gesù Cristo - che egli chiama l'altare della misericordia, dove i peccatori ottengono il perdono da Dio -, il Figlio tiene così gran conto delle preghiere di Maria e ha tanto desiderio di accontentarla che, quando ella prega, sembra comandare più che pregare e più signora che ancella. Così Gesù vuole onorare la sua cara Madre che lo ha tanto onorato durante la sua vita, accordandole subito tutto ciò che domanda e desidera. San Germano lo conferma dicendo alla Vergine: «Madre di Dio, tu sei onnipotente per salvare i peccatori e non hai bisogno d'altra raccomandazione presso Dio, poiché sei la madre della vera vita».

«Tutti si sottomettono al comando della Vergine, anche Dio»; con queste parole san Bernardino da Siena non esita a dire che Dio esaudisce le preghiere di Maria come se fossero ordini. Perciò sant'Anselmo così si rivolge a Maria: «Vergine santa, il Signore ti ha innalzato a tal punto che con il suo favore puoi ottenere tutte le grazie possibili ai tuoi devoti», poiché, come dice Cosma Gerosolimitano, «la tua protezione è onnipotente». Sì, riprende Riccardo di san Lorenzo: «Secondo tutte le leggi la regina deve godere degli stessi privilegi del re. Perciò, avendo il figlio e la madre la stessa autorità, dal Figlio onnipotente la Madre è stata resa onnipotente». In tal modo, dice sant'Antonino, Dio ha posto tutta la Chiesa non solamente sotto il patrocinio, ma anche sotto il dominio di Maria.




S.Alfonnso M. de Liguori, Le glorie di Maria
ORSÙ DUNQUE, AVVOCATA NOSTRA
Maria è un'avvocata tanto potente da salvare tutti
Capitolo VI
Edizioni San Paolo

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