Come riferisce Ludovico Blosio, il Signore rivelò a santa Caterina da Siena che per sua bontà aveva concesso a Maria, per riguardo al suo Unigenito di cui è Madre, che nessuno, anche se peccatore, che a lei devotamente si raccomanda, sia preda dell'inferno. Anche il profeta Davide pregava di essere liberato dall'inferno per l'amore che portava all'onore di Maria: «Signore, amo l'onore della tua casa... non perdere con gli empi l'anima mia» (Sal 25,8-9). Dice: «della tua casa», perché Maria fu quella casa che Dio stesso si fabbricò su questa terra come sua abitazione e per trovarvi il suo riposo, quando si fece uomo, come sta scritto nei Proverbi: «La sapienza si è fabbricata una casa» (Prv 9,1). «Certamente non si perderà, diceva sant'Ignazio martire, chi attenderà ad essere devoto alla Vergine Madre». San Bonaventura lo conferma: «Signora, quelli che ti amano godono grande pace in questa vita; la loro anima non vedrà la morte in eterno». Non è mai accaduto, «non può accadere - ci assicura il devoto Blosio - che un servo umile e attento di Maria si perda eternamente».
S.Alfonnso M. de Liguori, Le glorie di Maria
E MOSTRACI, DOPO QUESTO ESILIO, GESÙ, IL FRUTTO BENEDETTO DEL TUO SENO
Maria libera i suoi devoti dall'inferno
Capitolo VIII
Edizioni San Paolo
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