Le parole non sono state inventate perché gli uomini s’ingannino tra loro ma perché ciascuno passi all’altro la bontà dei propri pensieri. San Agostino

martedì 13 ottobre 2009

In cammino con Maria

Come riferisce Ludovico Blosio, il Signore rivelò a santa Caterina da Siena che per sua bontà aveva concesso a Maria, per riguardo al suo Unigenito di cui è Madre, che nessuno, anche se peccatore, che a lei devotamente si raccomanda, sia preda dell'inferno. Anche il profeta Davide pregava di essere liberato dall'inferno per l'amore che portava all'onore di Maria: «Signore, amo l'onore della tua casa... non perdere con gli empi l'anima mia» (Sal 25,8-9). Dice: «della tua casa», perché Maria fu quella casa che Dio stesso si fabbricò su questa terra come sua abitazione e per trovarvi il suo riposo, quando si fece uomo, come sta scritto nei Proverbi: «La sapienza si è fabbricata una casa» (Prv 9,1). «Certamente non si perderà, diceva sant'Ignazio martire, chi attenderà ad essere devoto alla Vergine Madre». San Bonaventura lo conferma: «Signora, quelli che ti amano godono grande pace in questa vita; la loro anima non vedrà la morte in eterno». Non è mai accaduto, «non può accadere - ci assicura il devoto Blosio - che un servo umile e attento di Maria si perda eternamente».


S.Alfonnso M. de Liguori, Le glorie di Maria
E MOSTRACI, DOPO QUESTO ESILIO, GESÙ, IL FRUTTO BENEDETTO DEL TUO SENO
Maria libera i suoi devoti dall'inferno
Capitolo VIII
Edizioni San Paolo

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