Le parole non sono state inventate perché gli uomini s’ingannino tra loro ma perché ciascuno passi all’altro la bontà dei propri pensieri. San Agostino

mercoledì 14 ottobre 2009

In cammino con Maria

Così grande insomma è la bontà di Maria che, come dice l'abate Guerrico, le sue viscere amorose non desistono mai dal produrre frutti di pietà. E san Bernardo esclama: «Che altro può scaturire da una fonte di pietà se non pietà?». Perciò Maria fu paragonata all'ulivo: «Come un ulivo maestoso nei campi» (Sir 24,14), perché come dall'ulivo non esce altro che olio, simbolo della misericordia, così dalle mani di Maria non escono che grazie e misericordie. Perciò il venerabile Luigi da Ponte dice: «Giustamente Maria può essere chiamata Madre dell'olio, poiché è madre della misericordia». Quindi, se ricorriamo a questa buona Madre per chiederle l'olio della sua pietà, non possiamo temere che ce lo neghi, come lo negarono le vergini prudenti alle stolte rispondendo: «Che non abbia a mancare per noi e per voi» (Mt 25,9). No, poiché Maria è ricca di quest'olio di misericordia, come afferma san Bonaventura. Perciò la santa Chiesa la chiama Vergine non solo prudente, ma prudentissima, affinché, dice Ugo di san Vittore, noi comprendiamo che Maria è così piena di grazia e di pietà, che basta a provvederne tutti, senza che a lei ne manchi: «Se le vergini prudenti insieme alle lampade presero anche dell'olio nei vasi, tu, Vergine prudentissima, portasti un vaso sovrabbondante e inesauribile, versando dal quale l'olio della misericordia, potessi illuminare le lampade di tutti».

Ma perché si dice che quest'ulivo sta in mezzo ai campi e non piuttosto in mezzo a un orto circondato da muri o da siepi? Ugo di san Vittore risponde: «Affinché tutti possano facilmente vederlo e ricorrervi per ottenere rimedio ai loro bisogni». Questo bel pensiero è confermato da sant'Antonino: «Ad un ulivo che sta esposto in un campo aperto tutti possono avvicinarsi e coglierne il frutto. A Maria tutti possono ricorrere, giusti e peccatori, per ottenere la sua misericordia». E il santo aggiunge: «Quante sentenze di castighi questa santa Vergine ha saputo revocare con le sue pietose preghiere in favore dei peccatori che sono ricorsi a lei!». Il devoto Tommaso da Kempis scrive: «Quale altro rifugio più sicuro possiamo noi trovare che il seno pietoso di Maria? Là il povero trova il suo alloggio, là l'infermo trova la sua medicina, l'afflitto il sollievo, il dubbioso il consiglio, l'abbandonato il soccorso».




S.Alfonnso M. de Liguori, Le glorie di Maria
O CLEMENTE, O PIA
Quanto è grande la clemenza e la pietà di Maria
Capitolo IX
Edizioni San Paolo

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