1 - Speranza mia, Padre mio, mio Creatore, mio vero Signore e Fratello, quando penso a quello che Voi dite, cioè, che le vostre delizie sono nell'abitare con i figliuoli degli uomini, la mia ánima s'inonda di gioia. Signore del cielo e della terra, ov'è il peccatore che dopo tali parole possa ancora disperare? Forse, Signore, che non avete altri con cui deliziarvi per venir da un verme cosí ributtante come son io? Quando vostro Figlio fu battezzato, si udí che Voi vi compiacevate in Lui. Gli siamo forse uguali Signore?
Oh, immensa misericordia! Oh, favore infinitamente superiore ai nostri meriti! E noi, mortali, ce ne scorderemo? - Signore, voi che conoscete ogni cosa, pensate alla nostra debolezza e non dimenticatevi della nostra immensa miseria!
Teresa D'avila, Esclamazioni dell'anima 7.1
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