Le parole non sono state inventate perché gli uomini s’ingannino tra loro ma perché ciascuno passi all’altro la bontà dei propri pensieri. San Agostino

sabato 23 ottobre 2010

Imitare la pazienza di Dio

Poiché il modello, a immagine del quale siete stati fatti, è Dio, procurate di imitare il suo esempio. Siete cristiani, e col vostro stesso nome dichiarate che siete amici dell'uomo : perciò siate imitatori dell'amore di Cristo. Considerate le ricchezze della sua bontà... A coloro che risposero alla sua chiamata, concesse un pronto perdono dei peccati e li liberò da quanto li angustiava... Imitiamo l'esempio che ci ha dato il Signore, il buon Pastore...
Nelle parabole, infatti, vedo un pastore che ha cento pecore. Essendosi una di esse allontanata dal gregge e vagando perduta, egli non rimane con quelle che pascolavano in ordine, ma messosi alla ricerca dell'altra, supera valli e foreste, scala monti grandi e scoscesi e, camminando per lunghi deserti con grande fatica, cerca e ricerca fino a che non trova la pecora smarrita. Dopo averla trovata, non la bastona, né la costringe a forza a raggiungere il gregge, ma, presala sulle spalle e trattatala con dolcezza, la riporta al gregge, provando una gioia maggiore per quella sola ritrovata, che per la moltitudine delle altre.
Consideriamo la realtà velata e nascosta della parabola... Sono figure che contengono grandi realtà sacre. Ci ammoniscono, infatti, che non è giusto disperare degli uomini, e che non dobbiamo trascurare coloro che si trovano nei pericoli, né essere pigri nel portare loro il nostro aiuto, ma che è nostro dovere ricondurre sulla retta via coloro che da essa si sono allontanati e che si sono smarriti. Dobbiamo rallegrarci del loro ritorno e ricongiungerli alla comunità di quanti vivono nella fedeltà.

Sant'Asterio di Amasea vescovo
Omelia sulla conversione (15)

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