Preghira del Padre Nostro commentata da Santa Teresa di Gesù
«Sì, avvicinandovi a lui cercate di pensare e di capire chi sia colui con il quale vi disponete a parlare o al quale state già parlando. Neppure con mille vite delle nostre arriveremo a comprendere come meritidi essere trattato questo Signore, di fronte al quale gli angeli tremano». (C 22,7)
«Oh mio Signore, come si vede bene che siete Padre di un tal Figlio e che vostro Figlio è Figlio di un tal Padre! Siate benedetto per sempre nei secoli! … Voi fi n dal principio ci riempite le mani, concedendoci un tale dono, per il quale il nostro intelletto dovrebbe sentirsi così colmo di grazia e la nostra volontà così impegnata da renderci impossibile pronunciare parola». (C 27,1)
«Oh, Figlio di Dio e mio Signore, come potete darci, sin dalla prima parola, tanto bene?…
Come ci date in nome di vostro Padre tutto ciò che si può dare, volendo che ci abbia per fi gli? E siccome la vostra parola non può venire meno, voi lo obbligate ad adempierla, il che non è cosa di poco peso, perché, essendo Padre, ci deve
sopportare, per quanto gravi siano le nostre offese; perdonarci quando ritorniamo a lui, come il fi gliuol prodigo; consolarci nelle nostre soff erenze;
procurarci di che vivere come si convienea tal Padre, che è necessariamente migliore ditutti i padri del mondo». (C 27,2)
«Avete un buon Padre, che vi è dato dal buon Gesù; non riconoscetene altro qui con il quale intrattenervi; procurate, piuttosto, fi glie mie, di essere tali da meritare di godere di lui e di gettarvi nelle sue braccia. Ormai sapete che
non vi allontanerà da sé se sarete buone fi glie. Chi, dunque, non farà di tutto per non perdere un tal Padre?». (C 27,6)
Carmelitani Scalzi - Sicilia
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