Le parole non sono state inventate perché gli uomini s’ingannino tra loro ma perché ciascuno passi all’altro la bontà dei propri pensieri. San Agostino

mercoledì 8 agosto 2012

“Mia figlia è crudelmente tormentata da un demonio”

La cananea pagana non ha più bisogno di guarigione per sé, poiché riconosce Cristo come Signore e Figlio di Davide, ma domanda aiuto per sua figlia, cioè per la gente pagana prigioniera del possesso degli spiriti immondi. Il Signore tace, custodendo col suo silenzio il privilegio della salvezza a Israele... Portando in sé il mistero della volontà del Padre, risponde che è stato inviato per le pecore perdute d'Israele, affinché sia ben chiaro che la figlia della cananea è il simbolo della Chiesa... Non è che la salvezza non sia data ai pagani, ma il Signore era venuto “per i suoi e fra la sua gente” (Gv 1,11), e aspettava le primizie della fede dal popolo da cui veniva, gli altri sarebbero stati salvati in seguito dalla predicazione degli apostoli... E affinché comprendiamo che il silenzio del Signore viene dal considerare il tempo e non da un ostacolo posto dalla sua volontà, egli aggiunge: “Donna, grande è la tua fede!” Voleva dire che questa donna, già certa della sua salvezza, aveva fede – e ciò vale ancor di più – nell'unificazione dei pagani, in un tempo prossimo in cui, per la loro fede, essi sarebbero stati liberati come la giovane figlia da ogni forma di possesso di spiriti immondi. Ed arriva la conferma: infatti, dopo la prefigurazione del popolo dei pagani nella figlia della cananea, uomini affetti da diversi tipi di malattie vengono portati al Signore dalla gente sulla montagna (Mt 15,30). Sono uomini non credenti, cioè malati, che sono portati da dei credenti all'adorazione e alla prostrazione ed ai quali la salvezza è donata in vista di possedere, studiare, lodare e seguire Dio. Sant'Ilario di Poitiers (circa 315-367), vescovo, dottore della Chiesa Commento al Vangelo di Matteo, 15 ; SC 258

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