Le parole non sono state inventate perché gli uomini s’ingannino tra loro ma perché ciascuno passi all’altro la bontà dei propri pensieri. San Agostino

martedì 16 giugno 2009

Siate voi perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste

Oggi, San Agostino ci propone la sintesi di tutto il Vangelo. La chiamata dell'amore al nemico, certamente, non è un'opera che si può realizzare in base alle nostre forze.
Si perviene all'amore al nemico solo attraverso l'inabitazione dello Spirito Santo; non è assolutamente grazie allo sforzo umano che si passa all'altro,ma la consapevolezza che Cristo ci ha amati per primo: "ci ha amati quando ancora eravamo malvagi è peccatori" dirà San Paolo.

«A questo segno noi conosciamo di essere in lui, se in lui saremo perfetti» (1 Gv 4,17). Egli parla di perfetti nell'amore. Ma qual'è la perfezione dell'amore? E' amare anche i nemici ed amarli perché diventino fratelli. Il nostro amore infatti non deve essere carnale... Ama i tuoi nemici con l'intento di renderli fratelli; amali fino a farli entrare nella tua cerchia.

Cosí ha amato colui che, pendendo sulla croce, disse: «Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno» (Lc 23, 34)... Egli li volle preservare da una morte perpetua con una preghiera piena di misericordia e di forza. Molti tra essi credettero e fu loro perdonato di aver versato il sangue di Cristo. Quando si mostrarono crudeli, versarono quel sangue; quando credettero, lo bevvero. «In questo noi conosciamo che siamo in lui, se in lui saremo perfetti». Il Signore ci ammonisce ad essere perfetti quando ci parla del dovere di amare i nemici: «Siate dunque perfetti, come è perfetto il vostro Padre celeste».

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