Nulla possa turbare la mia pace ne farmi uscire da Te, o Immutabile; ma che ad ogni istante, io mi immerga sempre più nelle profondità del tuo mistero!
Beata Elisabetta della Trinità
era un uomo semplice... 16 giugno del 1993...discutevo la mia tesi alla Facoltà Teologica della Sardegna, esattamente col preside, p. Sebastiano M., gesuita e docente di teologia morale e filosofia. E' proprio a lui che va il mio pensiero di riconoscenza e stima grande, ora che una strana forma di tumore l'ha condotto alla casa del Padre. Per fare ciò voglio citare alcune sue frasi : "Sempre più sembra farsi forte e chiara in me "la sensazione" della mia fede come storia personale, avventura tra Dio e me nella complessità dell'intreccio con tutte le avventure delle altre persone; avventura meravigliosa e imprevedibile... Mi danno fastidio le tante chiacchiere che specialmente noi preti facciamo per abitudine, per mestiere, per terribile superficialità...dovremmo molto di più assumere il silenzio davanti al mistero di Dio e degli uomini e lasciare che sia lo S.S. a parlare in noi quando vuole e come vuole..."forte come la morte è l'amore, tenace come gli inferi la passione" (C. C. 8,6) Maria lo capisce e vi risponde; Giuda non ha capito niente. non dovrei mai essere triste". Cfr. Diario di S. Mosso Cagliari 2003 Era un semplice ma grande uomo... miriam
era un uomo semplice...
RispondiElimina16 giugno del 1993...discutevo la mia tesi alla Facoltà Teologica della Sardegna, esattamente col preside, p. Sebastiano M., gesuita e docente di teologia morale e filosofia.
E' proprio a lui che va il mio pensiero di riconoscenza e stima grande, ora che una strana forma di tumore l'ha condotto alla casa del Padre.
Per fare ciò voglio citare alcune sue frasi :
"Sempre più sembra farsi forte e chiara in me "la sensazione" della mia fede come storia personale, avventura tra Dio e me nella complessità dell'intreccio con tutte le avventure delle altre persone; avventura meravigliosa e imprevedibile...
Mi danno fastidio le tante chiacchiere che specialmente noi preti facciamo per abitudine, per mestiere, per terribile superficialità...dovremmo molto di più assumere il silenzio davanti al mistero di Dio e degli uomini e lasciare che sia lo S.S. a parlare in noi quando vuole e come vuole..."forte come la morte è l'amore, tenace come gli inferi la passione" (C. C. 8,6) Maria lo capisce e vi risponde; Giuda non ha capito niente.
non dovrei mai essere triste".
Cfr. Diario di S. Mosso Cagliari 2003
Era un semplice ma grande uomo...
miriam
Ciao Maestro Emilio, ero "sicurissima" di trovare nel tuo blog questo canto di S. Francesco: GRAZIE!
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